Il 22 agosto l’account X “Protect Palestine”(campagna globale che chiede un intervento militare internazionale per fermare il genocidio dei Palestinesi) ha scritto il post:
“La flottiglia Sumud cambierà le dinamiche. Le persone a bordo di quelle imbarcazioni sono pronte a essere uccise. Quando inizierà ad arrivare, la pressione sugli stati dell’Hague Group (e altri) aumenterà perché inviino le loro flotte a rompere l’assedio. Questo è il momento che aspettiamo, e da lì continueremo a costruire finché gli obiettivi politici della nostra dichiarazione di valori non saranno raggiunti.”
Replica l’account X dell’emittente araba FreePalestineTV:
“stai contando sul fatto che i sionisti uccideranno i membri della flottiglia, per motivare l’Hague Group ad agire militarmente? Un piano sconveniente da parte di qualcuno a cui è affidata la vita delle persone. Dovresti portare la flottiglia a Cipro e prendere il controllo della base britannica, o bloccare i porti spagnoli che ancora acquistano prodotti sionisti, o liberare una nave che trasporta armi verso la colonia e dirottarla altrove, o bloccare un porto turco che ancora spedisce merci verso la colonia.
Non prenderla come un attacco, ma come un campanello d’allarme, un richiamo e non una critica.”
La campagna Protect Palestine, che precedentemente nella discussione via X svalutava l’asse della Resistenza come infruttuoso, sostiene il diritto internazionale senza chiedere la fine della colonia ebrea sionista.
Il fatto che all’improvviso siano spuntati alla ribalta nomi come Zero Calcare e Barbero a sostegno di ciò è molto interessante, quasi come se questa flotilla desse il permesso di potersi prendere la scena con un fare borghese di chi pensa in maniera naïf di essere d’aiuto.
Pare che questi individui vogliano quasi fregiarsi perversamente di essere “Palestinesi” perché è cool essere uccisi da più di un secolo per mano dai sionisti ebrei.
Prestare il fianco all occupante,
al boia,
all’oppressore impunito
Farsi vedere arrestati in acque “territoriali” legittima l oppressore ad agire secondo protocolli e a giustificarne gli operati che vanno oltre quattro stupidi civili disarmati.
I Palestinesi vengono crivellati di colpi dai coloni ebrei quando vanno oltre le 3 miglia, non vengono accompagnati sul primo aereo e rispediti al mittente.
I Palestinesi non possono beneficiare di nessuna delle risorse del mare che gli occupanti depredano contro ogni diritto universale dell uomo.
Il mare per i palestinesi è sopravvivenza, non una passerella.
Con il giacimento di gas davanti le coste di Gaza, i semiti Palestinesi potrebbero prosperare per generazioni.
Tacere per decadi la pulizia etnica del popolo palestinese, l’occupazione della colonia ebraica, l’avere per amici due coloni ebrei fumettisti, considerare civile la popolazione occupante, avvalersi di giornali di propaganda sionista come La Repubblica, fare da pacere al Salone del libro per mettere a tacere il disgusto, tramare alle spalle di chi si batte quotidianamente rinunciando alla propria libertà ai propri diritti, è da opportunisti e complici.
E “l’assedio genocida” diventa solo ora interessante perché solo ora, sdoganati termini e verità parziali, ci si può mangiare sopra da invitati al banchetto.
A Gaza e nella Palestina tutta, il problema È POLITICO NON UMANITARIO, non servono aiuti ma che la colonia ebraica venga smantellata e i milioni di esuli fatti ritornare nelle loro case.
Il disumano assedio è ventennale e sembra proficuo solo adesso… interessante!
Se come affermato da Zero Calcare “Facciamo dal basso ciò che gli Stati non fanno” ci si aspetterebbe che oltre usare i Palestinesi per allargare il consenso dei fan si organizzi una Resistenza interna (con in prima linea i fantomatici “antisionisti” ebrei).
Non fosse stato per il 7 ottobre e per Hamas nessuno di voi parlerebbe.
Difatti l’occidentale si interessa ai Palestinesi solo quando questi muovono violenza contro l’occupante, quindi se ad essere uccisi sono i coloni ebrei.
Rech, a quando una grafic novel sull’azione rivoluzionaria dell’asse della Resistenza Palestinese?
Barbero, a quando un contenuto storico sugli attentati delle organizzazioni terroristiche ebraiche che ha portato alla secolare Sumud Palestinese?