GLI INTOCCABILI 

L’equiparazione tra nazismo e sionismo è ormai marcia e ha finito i suoi giorni.

Puzza di sottomissione che non venga sottolineato quanto il sionismo abbia commesso i peggiori abomini della Storia dell’umanità, almeno nella nostra memoria moderna, e che si ripeta quanto
i Palestinesi siano gli ebrei di oggi e Gaza sia la nuova Shoah, che i campi di concentramento nazisti siano la stessa cosa dei campi di detenzione e tortura dei Palestinesi.
Quindi, compagni guerrieri, chiediamocelo.
L’esistenza e la sofferenza dei Palestinesi è reale solo se paragonata in termini e contenuti a quella degli ebrei?
Gli ebrei devono essere nominati solo per creare questa comparazione del dolore, rendendo i Palestinesi un loro specchio, un’immagine secondaria, e non come colpevoli?
A che pro stare in piazza in mezzo ai pusillanimi spara slogan che quando ritornano nella loro sfera di individui senzienti, nonostante le prove, non riescono a denunciare crimini commessi dagli ebrei (i quali indisturbati fanno addirittura flashmob fronte sinagoga con la bandiera della loro colonia dicendosi fieri sionisti)?

Che loro si considerino razza o credo religioso, se temete di nominarli c’è più di un problema!
O non avete mai parlato con loro di Palestina e non vi ci siete rapportati direttamente, specialmente a livello professionale, o siete ignoranti e preferite credere a Spielberg e Benigni.
O peggio… sapete ma preferite l’idea secondo cui la loro condizione sia di imperiture vittime e che ciò debba rimanere immutabile nello spazio-tempo.

Perché compagni e attivisti non riescono a dire, o semplicemente ad analizzare, come, ad oggi, l’ebraismo sia un tutt’uno col sionismo?

Non colpevolizzando gli ebrei quando necessario, per paura di ritorsioni, tacciano pavidi chi lo fa.
Questo meccanismo determina automaticamente una posizione sociale di vertice che si traduce nel suprematismo ebraico.

Non si tratta di avercela sempre e solo con gli ebrei o di reputarli il male assoluto del mondo.
La questione è che a molti (sin troppi) sta bene che gli ebrei siano medaglia d’oro della sofferenza in modo da non uscire dalla comfort zone delle cazzate che ci sono state impartite e dalle quali non si vuole assolutamente prendere le distanze.
In fondo, questo non è altro che un senso di colpa introiettato.
E perché avere un senso di colpa verso gli ebrei, pur non conoscendoli e pur non essendo parte della loro comunità?
Li avete per caso uccisi voi?

Sul banco degli imputati non ci sono mai finiti e se ci sono finiti l’hanno sempre sfangata!

Si tratta di aprire dibattiti sulla loro intoccabilità e vederli vulnerabili, come tutti gli altri esseri umani.
Altrimenti, si sta affermando che loro non sono umani ma divinità Elohim (אֱלֹהִים).

La liberazione della Palestina, e quindi la distruzione della colonia ebraica, deve passare per la messa sul banco degli imputati tutti e di chi da remoto nelle sinagoghe vende pezzi di Palestina al miglior offerente.
Deve passare attraverso il processo di decolonizzazione.
Per liberarsi e liberare.

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